Cessione del Quinto INPDAP

Cessione del Quinto INPDAP

Con la cessione del quinto Inpdap parliamo dei prestiti dedicati ai dipendenti di aziende ed enti statali, pubbliche o para pubbliche e per i pensionati. Per queste categorie di lavoratori, richiedere un finanziamento con la cessione del quinto presenta numerosi vantaggi.

In questo articolo:

Definizione di TAN

Questa particolare forma di accesso al credito si basa sulla trattenuta di un quinto dello stipendio netto mensile o dell’assegno pensionistico. In questo modo il richiedente della somma non dovrà preoccuparsi di rinnovare ogni mese il pagamento e può richiederlo anche se risulta essere un cattivo pagatore. 

Usufruendo della cessione del quinto dello stipendio o della pensione bisogna anche considerare il piano di rimborso. In questo caso avremo una durata massima di 120 mesi, cioè dieci anni in cui è possibile terminare e, quindi, restituire la somma erogata dalla banca o dall’agenzia finanziaria.

Cessione del Quinto INPDAP

Nel caso in cui si parla di pensionati in età particolarmente avanzata la durata massima può essere ridotta a 60 mesi. Il tasso, inoltre, resta fisso per tutta la durata del finanziamento e sarà inferiore alla soglia anti usura. 

Com’è cambiata la normativa dei prestiti?

Ci sono state alcune novità da questo punto di vista, infatti da gennaio 2022 sono state apportate delle modifiche. Le principali novità riguardano la cessione del quinto Inpdap 2022 con l’entrata in vigore di nuove regole in merito i tassi ed all’erogazione del credito dedicato ai pensionati. Gli aggiornamenti riguardano i tassi soglia relativi al Taeg da applicare ai prestiti su cessione del quinto della pensione. Il 5 gennaio l’Inps ha reso noto che, in seguito al decreto del 21 dicembre 2015, il Ministero dell’Economia ha indicato i nuovi tassi effettivi globali medi (TEGM) ai quali banche e finanziarie dovranno attenersi dal primo gennaio al 31 marzo 2019.

Cessione del Quinto e Tassi Agevolati

In sintesi i tassi cessione del quinto relativi ai finanziamenti erogati in modo diretto dall’Inps a dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali sono i seguenti: 

  • Piccolo prestito Gestione Pubblica con tasso nominale annuo pari al 4,25%;
  • Prestito pluriennale diretto Gestione Pubblica con tasso 3,50%;
  • Mutui Inps, infine, con un tasso fisso a 2,95%, tasso variabile corrispondente all’Euribor a 6 mesi maggiorato di 200 punti base.

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Cessione del Quinto estinzione Anticipata

Cessione del Quinto estinzione Anticipata

Saldare prima della scadenza un prestito personale è possibile ma non sempre potrebbe essere conveniente.

In questo articolo:

La Penale

Estinguere il credito anticipatamente vuol dire che il cliente deve pagare una penale di estinzione anticipata del prestito. Perché devo pagare la penale? La penale serve a risarcire l’istituto di credito dai mancati introiti che ne derivano dagli interessi sulle rate non ancora saldate. Nel caso di estinzione anticipata, per legge, la penale non deve superare l’1% del debito residuo. 

Regole valide anche per estinguere un prestito con cessione del quinto, pagando l’importo totale del debito residuo e il pagamento della penale di estinzione anticipata che, come abbiamo visto prima, può essere pari all’1% del debito.

Cessione del Quinto estinzione Anticipata

 In questo caso, se si decide di saldare anticipatamente un prestito con cessione del quinto si perderanno le spese di istruttoria e l’imposta di bollo. Se previste dal contratto, invece, si possono recuperare in parte le commissioni bancarie. Per quanto riguarda l’assicurazione vita, necessaria per questa tipologia di prestito, e generalmente pagata ad inizio finanziamento, viene rimborsata per la parte del premio non goduto. 

Calcolare l’estinzione anticipata della Cessione del Quinto

In alcuni casi potrebbe non essere presente la penale ma conviene sempre calcolare e valutare attentamente prima di procedere all’estinzione di un prestito con cessione del quinto. Per farlo è necessario tenere conto della percentuale di quota capitale e della quota di interessi già saldati con le rate del prestito. Per questo motivo è necessario capire se vale la pena effettuare il rimborso anticipato oppure continuare a pagare le rate rispettandone i tempi prestabiliti in fase di contratto iniziale.

Rimborsare il prestito con il piano di ammortamento

Il piano di ammortamento messo in atto sia dalle banche che dalle finanziarie è quello che si definisce “alla francese”, ovvero, si pagano prima gli interessi e successivamente si inizia a rendere il capitale ottenuto in prestito. 

Le rate iniziali sono composte da una parte predominante di interessi e da una quota minima di capitale, poi quando si procede con il finanziamento gli interessi calano e cresce la quota del capitale. 

Dunque, potrebbe essere vantaggioso estinguere il debito solo se si è all’inizio del finanziamento, cioè nel momento in cui il risparmio sugli interessi dovuti all’istituto di credito sono consistenti. Infine, se in fase contrattuale, si sottoscrive una polizza assicurativa e si paga in un’unica soluzione, è bene prestare attenzione e assicurarsi che sia possibile ottenere il rimborso del premio non goduto.

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Cessione del Quinto e Tempi di Erogazione

Cessione del Quinto e Tempi di Erogazione

Quando si decide di chiedere un prestito utilizzando la formula con la Cessione del quinto lo si fa, oltre ai numerosi vantaggi, anche per la rapidità in cui si può ottenerlo. In media ci vogliono dalle due alle tre settimane per ottenere il finanziamento, tempistiche sicuramente più brevi rispetto ad altre formule di prestito anche perché con la cessione del quinto non vengono richieste particolari garanzie.

In questo articolo:

Quali sono le fasi per ottenere la Cessione del Quinto e quali i documenti da presentare

Vediamo tutti i passaggi utili che servono per il cliente, che richiede il finanziamento, e quali sono le fasi necessarie per le banche e le finanziarie ad avviare la pratica: 

  • Fase Istruttoria
  • Delibera e approvazione
  • Emissione della polizza assicurativa
  • Firma dei contratti
  • Notifica al datore di lavoro o all’ente che emette la pensione
  • Rilascio Acconto (se richiesto)
  • Notifica e rientro atto di benestare
  • Liquidazione della somma richiesta
Cessione del Quinto e Tempi di Erogazione

Vediamo quali documenti sono, invece, necessari per la cessione del quinto: 

  • Il documento d’identità
  • La busta paga
  • La Certificazione Unica 
  • Il certificato di stipendio 
  • I modelli ministeriali 
  • L’estratto contributivo
  • La firma privacy della banca

Tempi di Erogazione

I tempi di erogazione, invece, per quanto riguarda la cessione del quinto per i pensionati sono più veloci e in questi casi sarà necessario presentare una documentazione diversa: quindi, il documento d’identità, la Certificazione Unica, il cedolino della pensione e la quota cedibile. 

Dunque, una volta raccolti tutti i documenti si può procedere ad avviare la richiesta di delibera o approvazione della cessione del quinto da parte della banca o l’ente finanziario. Questo passaggio più richiedere anche 36 o 48 ore. Nel caso in cui i tempi dovessero allungarsi questo può accadere quando il cliente percepisce una pensione per l’invalidità. 

In questo caso, la banca dovrà accertare lo stato di salute del cliente, quindi allungandone le tempistiche. Un altro fattore che potrebbe rallentare la pratica è l’incongruenza sui dati della documentazione fornita oppure i tempi della compagnia assicurativa che devono dare esito favorevole per fornire la polizza. La delibera della cessione del quinto necessita di due accettazioni, una a livello bancario e l’altra a livello assicurativo, e i tempi in questi casi aggirano intorno alle 24 ore.

Accettazione o Rifiuto

In conclusione, l’esito della deliberà confermerà se la richiesta è stata accettata oppure no. 

Stesso discorso vale anche per la firma del contratto, infatti ci vogliono poche ore anche per quest’ultima fase. Potrebbe richiedere tempi leggermente più lunghi la notifica al datore di lavoro o all’ente pensionistico per la ricezione del benestare in cui ci vorranno diversi giorni. Dopodiché, una volta superato queste procedure, si otterrà la somma richiesta. Generalmente servono dalle due alle tre settimane senza alcun intoppo, altrimenti la procedura può allungarsi fino ad un mese circa.

In Sintesi

In sintesi: 

  • La fase istruttoria prevede circa un giorno;
  • La delibera e l’approvazione almeno due giorni 
  • L’emissione della polizza prevede due giorni 
  • La firma dei contratti un giorno 
  • La notifica e l’atto di benestare almeno due giorni 
  • La liquidazione della pratica è invece immediata 
  • Il bonifico per la somma richiesta sarà visibile sul conto del cliente entro due giorni lavorativi.  

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Cessione del Quinto e Mutuo si possono fare insieme?

Cessione del Quinto e Mutuo si possono fare insieme?

Cessione del Quinto e Mutuo possono coesistere ma solo dopo un’attenta valutazione del reddito del richiedente per verificare che lo stesso sia in grado di sostenere le altre spese.

In questo articolo:

Cessione del Quinto e Mutuo

La banca, infatti, prima di procedere al prestito, effettuerà delle verifiche sulla situazione finanziaria per evitare un indebitamento. Cosa vuol dire? Vuol dire che l’ammontare della rata del mutuo, di solito non supera il 30% della retribuzione mensile, in modo tale da riuscire a coprire tutte le altre spese quotidiane. Se si aggiunge la rata della cessione del quinto vuol dire che si impegna un altro 20% dello stipendio, per cui al cliente resta il 50% della busta paga. Ecco perché è necessario valutare attentamente la richiesta e, laddove possibile, sia la cessione del quinto che mutuo possono coesistere. 

Cessione del Quinto e Mutuo si possono fare insieme

Chi può richiedere un prestito con Cessione del Quinto?

Lavoratori pubblici, privati e anche i pensionati. Con la Cessione del Quinto si può ottenere fino a 75 mila euro e una restituzione fino a 10 anni con una rata che non supera il quinto dello stipendio netto o della pensione. Motivo per cui sempre più persone decidono di richiedere il prestito per sostenere il mutuo della propria abitazione.

Quali sono i vantaggi di un prestito con la Cessione del Quinto?

Garanzie e rapidità sono tra i principali vantaggi: le rate non superano il quinto dello stipendio o della pensione, restando appunto sul 20%, e con un tasso che resta sempre fisso, compreso di una copertura assicurativa. Inoltre, viene calcolato su misura, cioè si può ottenere da 5 mila a 75 mila euro con piani che prevedono una copertura che va da 24 a 120 mesi. La detrazione è automatica, quindi non c’è il rischio di dimenticare il pagamento delle rate. Non vengono richiesti garanti o ipoteche e possono richiederlo anche i cattivi pagatori. Infine, resta la velocità nel richiedere un prestito con cessione del quinto, in quanto le procedure telematiche ormai accorciano i tempi di erogazione a soprattutto semplificano la burocrazia. 

Dunque, se si vuole raggiungere il proprio obiettivo, come quello di acquistare la propria casa, il prestito con la cessione del quinto resta la migliore soluzione per far fronte alle spese del mutuo.

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Cessione del Quinto con TFR bloccato

Cessione del Quinto con TFR bloccato

Uno dei dubbi che sorgono quando si sottoscrive un prestito con la formula della cessione del quinto è se si può richiedere l’anticipo sul TFR.

In questo articolo:

TFR Bloccato

 Quest’ultimo indica il Trattamento di Fine Rapporto che sostituisce la buonuscita, una riforma inserita nella legge di bilancio del 2005 e che fa parte della riforma della previdenza complementare. Si tratta di una quota della retribuzione dei lavoratori che viene accantonata ed erogata nel momento in cui finisce il rapporto di lavoro, che può avvenire sia per licenziamento che per fallimento dell’azienda o per altre cause.

Cessione del Quinto con TFR bloccato

Il dipendente può decidere se lasciare la gestione del proprio TFR all’azienda oppure all’Inps, ma nel primo caso dovrà provvedere ad amministrare un fondo pensione di previdenza complementare aperta o chiusa, altrimenti potrà richiedere l’erogazione mensile in busta paga. 

Dunque, chi ottiene un finanziamento utilizzando la cessione del quinto deve sapere che il TFR sarà vincolato fino al pagamento dell’ultima rata perché le somme accantonate fungono da garanzia per il richiedente, che in caso di mancato pagamento potrà prelevare questo denaro per continuare a pagare il restante debito.  Infatti, in alcuni casi è possibile utilizzare il TFR come garanzia per la cessione del quinto come ad esempio in caso di perdita di lavoro o in situazioni in cui il reddito è a rischio

Come abbiamo visto con la cessione del quinto si stipula un contratto che ci permetterà di estinguere la somma ottenuta dalla banca attraverso il prelievo mensile di un quinto dallo stipendio netto.

Questo finanziamento viene concesso in cambio di poche garanzie, una polizza che copra il rischio morte o la perdita del lavoro oppure la cessione del privilegio sul TFR. Dunque, nel caso in cui il cliente non dovesse assolvere il suo debito allora il creditore potrà rifarsi sulla compagnia assicurativa o direttamente sul TFR accantonato. 

Solo in un caso le banche o le finanziarie non possono rivalersi sul TFR, cioè quando avviene il decesso del lavoratore. In tal caso ci si rifarà sull’assicurazione che si stipula per legge per ogni tipo di finanziamento e che si sottoscrive nelle fasi iniziali del contratto.

Quando è possibile richiedere l’anticipo del TFR

È possibile solo nel caso in cui l’ammontare del TFR accantonato sia maggiore dell’importo complessivo del debito, il cliente allora potrà richiederlo presso l’azienda per cui lavora. Inoltre, maggiore è l’accantonamento TFR più alto potrà essere l’importo da chiedere in prestito alla banca e ci sono regole ben precise da seguire. Infatti, il dipendente può chiederlo solo una volta, per un massimo del 70% dell’accantonamento maturato e deve avere un’anzianità di servizio di almeno otto anni all’interno dell’azienda. Inoltre, in questi casi sarà necessario motivare la richiesta documentandola con certificazioni mediche nel caso di malattia o maternità oppure con l’atto di compravendita se si sta acquistando la casa.

Cosa succede se, invece, si perde il lavoro prima di aver saldato il debito? In questo caso se il cliente si licenzia o viene licenziato prima di aver estinto la somma allora perderà tutto il TFR accantonato. L’azienda dovrà liquidare tutto l’importo per coprire il debito rimasto fino a compensare quanto dovuto dall’ex dipendente. Il TFR, tuttavia, non dovrebbe essere toccato solo nei casi in cui il dipendente abbia stipulato una polizza a copertura della perdita del lavoro. Se, invece, si cambia lavoro il debito viene solo trasferito presso la nuova azienda.

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Cessione del Quinto con delega – la doppia cessione

Cessione del Quinto con delega – la doppia cessione

Veloce da richiedere e garantito dalla presenza della busta paga o della pensione: stiamo parlando del prestito con delega che vede le stesse dinamiche previste dalla cessione del quinto.

In questo articolo:

 Si tratta di una soluzione rapida che consente di per poter ottenere un finanziamento con liquidità versata direttamente sul conto corrente del richiedente. Si chiama anche doppio quinto perchè consente di raddoppiare l’importo del prestito già ottenuto restituendo l’intero totale mediante una doppia rata mensile che non deve superare il 40% e quindi i due quinti dello stipendio o della pensione. Inoltre, la delega di pagamento può essere richiesta anche se è già in corso una cessione del quinto dello stipendio.

Cessione del Quinto con delega

Chi può richiedere il prestito con delega e come fare?

Lavoratori dipendenti, pensionati e ancora persone che possono fornire garanzie in merito alla restituzione del debito contratto attraverso il prelievo automatico di una somma che sarà scalata ogni mese, pari a massimo la quinta parte del rateo della pensione o dello stipendio. 

Dunque, vi può accedere sia il lavoratore pubblico che privato, purché sia in possesso di regolare contratto di assunzione, i pensionati Inps e Inpdap.

Fino a quale somma è possibile richiedere la Cessione del Quinto con delega?

L’importo massimo da richiedere arriva fino a 60 mila euro, così come accade per il prestito personale attraverso la formula della cessione del quinto. Nel caso, però, di accesso al doppio del quinto, si più ottenere in totale una somma che arriva fino a 120 mila euro. In questa circostanza è necessario, però, avere una determinata anzianità di servizio o un Tfr accantonato in azienda o in un fondo di previdenza integrativa.

Qual è l’importo delle rate e quanto durano?

L’importo massimo da rimborsare di un prestito con delega può arrivare a un quinto dello stipendio, così come previsto dalla cessione del quinto, quindi la restituzione deve avvenire entro dieci anni, che corrisponde a 120 rate mensili in cui l’importo resta invariato nel tempo.

Documenti Necessari

Per richiedere il prestito con delega è necessario: 

  • Una copia del documento d’identità valido 
  • Il codice fiscale o la tessera sanitaria
  • Le ultime due buste paga 

Anche il datore di lavoro dovrà fare la sua parte fornendo: 

  • L’atto di consenso della doppia cessione del quinto
  • Il certificato dello stipendio 

Dopo aver i documenti alla banca, la richiesta sarà valutata, in genere entro due settimane, e una volta approvata la somma sarà versata direttamente sul conto corrente del richiedente. 

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Cessione del Quinto anche sulla Tredicesima?

Cessione del Quinto anche sulla Tredicesima?

Quando ci si prepara a richiedere un prestito utilizzando la formula con la cessione del quinto è utile sapere che le banche e le società finanziarie includono la tredicesima nel calcolo della rata massima del finanziamento.

Definizione di TAN

Q

uesto vuol dire che le rate del prestito resteranno mensili ma l’importo potrà essere leggermente più alto. Questo accade perché la tredicesima mensilità, nel calcolo della rata per il finanziamento, andrà ad aumentare lo stipendio lordo annuo da cui vengono detratte le ritenute di legge. 

Come sappiamo, il calcolo della rata massima per ottenere un prestito tramite la cessione del quinto è l’aspetto principale che caratterizza questo prodotto finanziario. Infatti, l’importo della rata corrisponde al quinto massimo cedibile e la durata di 120 mesi determinano l’importo che nel corso degli anni il richiedente dovrà restituire all’istituto di credito. 

Cessione del Quinto anche sulla Tredicesima

Il calcolo della rata massima che si ottiene è, infatti, pari ad un quinto dello stipendio netto o della pensione ma non vuol dire che sarà uguale al netto della busta paga diviso cinque. Al contrario, è possibile trovarsi davanti ad una somma leggermente superiore, questo perché il calcolo sulla cessione del quinto include anche la tredicesima mensilità che caratterizza i contratti di lavoro. 

In questo modo dallo stipendio lordo annuo si ottiene lo stipendio netto che poi viene diviso per le dodici mensilità. A questo si aggiunge la base di calcolo della rata massima della cessione del quinto sulla tredicesima mensilità. Dunque, non sono le rate annue a diventare 13, le rate della cessione del quinto sono mensili, possono però raggiungere l’importo massimo pari al quinto dello stipendio netto dando valore anche alla tredicesima mensilità.



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Cessione del Quinto Esempi e Come Calcolarla

Cessione del Quinto Esempi e Come Calcolarla

Se aveste scelto di sottoscrivere una cessione del quinto, qui sotto troverete un prontuario con alcuni esempi e le formule per calcolare l’ammontare delle rate ed anche la cifra che vi verrà concessa.

In questo articolo:

Cessione del Quinto: Significato

Se ancora non avete deciso o non conoscete il finanziamento con cessione del quinto, vi spieghiamo rapidamente di cosa si tratta. 

 

La cessione del quinto è un tipo di finanziamento in cui la cifra concessa al richiedente verrà rimborsata tramite un certo numero di trattenute mensili effettuate sul proprio stipendio o sulla propria pensione. 

Il valore massimo di una singola rata non potrà mai superare il quinto della pensione o dello stipendio percepiti.

Cessione del Quinto, Esempi e Come Calcolarla

La somma e l’importo delle rate, dunque, variano sulla base del reddito percepito, mentre la durata del finanziamento andrà da un minimo di 24 mesi fino ad un massimo di 120 mesi, ovvero 10 anni. 

 

Tassi e ammontare delle rate verranno fissati nel contratto inziale e rimarranno invariati per tutta la durata del rimborso.

Come calcolare il Quinto Cedibile

Dopo questa necessaria premessa, passiamo al nostro argomento principale. 

 

Il passaggio più importante da svolgere è quello di calcolare il quinto cedibile, ovvero la cifra massima cui la rata può arrivare. 

Senza questo iniziale calcolo non si può stimare la somma che ci vedremo concessa. 

 

Per fare ciò, ci dovremo base sul nostro stipendio netto o sulla nostra pensione netta. 

Uno stipendio netto, nello specifico, comprende:

  • Paga minima stabilita per Legge
  • Indennità di contingenza (variazioni nello stipendio in base al cambio dei costi di vita)
  • Scatti di anzianità (piccoli aumenti al passare degli anni di lavoro maturati)
  • Superminimi (aumenti al singolo o al gruppo)
  • Elementi stabiliti dal Contratto Collettivo Nazionale

Esempi di Cessione del Quinto

Ora, con questi dati alla mano, vediamo un esempio del calcolo del quinto cedibile con un possibile stipendio netto di 1200 Euro

Per prima cosa, si dovrà moltiplicare questa cifra per il numero di mensilità concesse (tendenzialmente sono 13 o 14). 

  • Esempio: 1200 X 13 = 15 600 Euro; 1200 X 14 = 16 800 Euro

Bisognerà, poi, dividere la somma ottenuta per il numero di mesi in un anno. 

  • Esempio: 15 600 : 12 = 1300 Euro; 16 800 : 12 = 1400 Euro

Adesso, manca solo un’ultima divisione, per cinque questa volta, e verrà trovato il quinto cedibile.

  • Esempio: 1300 : 5 = 260 Euro; 1400 : 5 = 280 Euro

Ovviamente, i tassi d’interesse applicati sul finanziamento e le varie polizze assicurative d’obbligo, non dovranno mai esser dimenticati nei nostri calcoli. 

Questi incideranno, difatti, sulla somma finale che verrà aggiunta al nostro conto e sarà a noi realmente disponibile. 

Come calcolare la Somma Netta

Il debitore che andrà a restituire mensilmente la somma concessagli, in realtà ritornerà alla banca o alla finanziaria prescelta, una cifra più alta di quella pattuita. 

Come mai avviene tutto ciò? La risposta sta nel calcolo dei tassi d’interesse (TAN e TAEG) e nelle varie spese accessorie applicati al finanziamento. 

 

Per fare un esempio pratico, partiamo da una cifra montante (importo netto + interessi) di 6720 Euro, pari a 24 mesi considerate le rate di 280 Euro come sopra. 

Il richiedente andrà a restituire questa somma ma, nella realtà dei fatti, il denaro netto che avrà a disposizione sarà inferiore, privato, perciò, di tutti i costi aggiuntivi.

 

Esempio (con tassi d’interesse indicativi): 

  • Tassi d’interesse al 5%: su 6720 Euro sono 336 Euro
  • Spese accessorie al 4%: su 6720 Euro sono 268,80 Euro
  • Polizza assicurativa al 3%: su 6720 Euro sono 201,60 Euro

Tolte, dunque, tutte queste spese obbligatorie, al cliente rimarranno a disposizione 5913,60 Euro netti

 

Specifichiamo che questi sono calcoli approssimativi, basati su percentuali arrotondate anche per eccesso; è bene, di conseguenza, informarsi su quali siano gli interessi nel momento in cui si decide di firmare il contratto e quali siano i costi accessori applicati dall’agenzia cui ci si rivolge. 

 

Le polizze assicurative, oltre a quella sul lavoro e/o sulla vita, vengono poste anche sul prestito stesso. Sono obbligatorie ma il cliente può scegliere a chi rivolgersi e valutare l’offerta a lui più conveniente. 

Simulazione di Cessione del Quinto

Per chi non avesse dimestichezza con i numeri o con i termini del settore, una soluzione molto pratica e veloce per ottenere un prospetto della propria cessione del quinto, viene offerta dalla simulazione su vari siti web. 

In questi portali, gestiti dalle finanziarie, si possono trovare dei menù dedicati in cui si possono inserire i propri dati (ad esempio se si è dipendenti o pensionati, quanti anni si hanno ed altro simile) per far calcolare tutto al computer.

Certificato di stipendio e Cedolino della Pensione

Altra soluzione per conoscere il quinto cedibile, è quella di consultarlo o sul certificato di stipendio o sul cedolino della pensione

 

Dal certificato di stipendio si potrà ricavare direttamente il quinto cedibile; mentre dal cedolino della pensione, al contrario, si potrà ritrovare l’importo netto della stessa e poi, con i rapidi calcoli qui sopra elencati, scoprire la rata massima.

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Prestito o Cessione del Quinto? Quale Conviene

Prestito o Cessione del Quinto? Quale Conviene

Se si fosse intenzionati a richiedere del denaro, due soluzioni diverse che possono venirci incontro sono il prestito personale e la cessione del quinto.

In questo articolo:

Che cos’è il prestito personale?

Con il termine prestito intendiamo una tipologia di concessione di denaro, in cui il richiedente si impegna in prima persona a restituire la cifra tramite rate mensili. 

L’importo delle rate viene concordato dal cliente e dal finanziatore unitamente, sulla base del piano d’ammortamento previsto, ovvero dal numero delle stesse rate e dalla durata del prestito. 

Anche la modalità con cui il richiedente andrà a rimborsare il denaro verrà decisa con l’agenzia; ad esempio, potranno essere utilizzati bonifici o anche bollettini postali.

Prestito o Cessione del Quinto

Esistono due tipologie di prestito, quello ‘finalizzato’ e quello ‘non finalizzato’. 

Nel primo caso, si dovrà anticipare l’uso cui il denaro è destinato ma non verranno chieste specifiche garanzie in cambio di esso; al contrario, nel prestito non finalizzato non serve indicare la funzione dei soldi ma dovrà essere portata una garanzia aggiuntiva da parte del cliente, proprio per la maggiore flessibilità di questo prestito.

Che cos’è la Cessione del Quinto?

Quando invece parliamo di cessione del quinto, ci riferiamo ad un finanziamento non finalizzato in cui il rimborso mensile viene trattenuto direttamente dallo stipendio o dalla pensione di chi l’ha richiesta. Il pagamento del debito, dunque, è gestito dall’azienda in cui il lavoratore opera oppure dall’INPS, in caso di pensionati.

L’importo della rata è fissato, come anche i tassi d’interesse, fino alla fine del rimborso e viene calcolato sulla base del quinto dello stipendio o della pensione.

Prestito e Cessione del Quinto: un confronto

Non è possibile decretare quale tra i due prodotti finanziari sia più utile o più conveniente tra i due, poiché le esigenze delle singole persone sono differenti. 

Ad ogni modo, è possibile confrontare i due servizi per valutare il migliore secondo le nostre specifiche necessità. 



A chi si rivolgono Prestito e Cessione del Quinto?

Per poter richiedere un prestito, il soggetto deve avere, innanzitutto, un’età compresa tra i 18 e i 70 anni. In aggiunta a ciò, egli deve avere un’entrata mensile fissa riscontrabile e non deve esser stato inserito nella lista dei ‘cattivi pagatori’. 

Quest’ultima clausola è molto stringente per quanto riguarda la concessione del prestito, proprio perché il pagamento delle rate è affidato direttamente al cliente, senza intermediari. 

 

Nel caso della cessione del quinto, invece, il richiedente deve essere o un dipendente pubblico o privato oppure un pensionato che non abbia ancora compiuto l’80esimo anno d’età. 

Sono esclusi da questo servizio i lavoratori autonomi ma, in questo caso, la cessione del quinto può essere richiesta e concessa anche a chi ha una storia da cattivo pagatore, poiché le rate vengono versate alla banca tramite il datore di lavoro o l’INPS, se pensionato. 

 

Documenti per richiedere un Prestito o una Cessione del Quinto

Ovviamente, per poter fare domanda di finanziamento, serviranno alcuni documenti. 

Sicuramente, per entrambi i servizi, serviranno i documenti d’identità validi e il codice fiscale. 

Stesso discorso vale per busta paga e pensione, che dovranno essere portati come attestati di reddito in entrambi i casi. 

 

Nella sola cessione del quinto, al contrario, vediamo che il dipendente privato deve portare un documento che attesti l’impegno preso dall’azienda nel rimborsare le rate ed anche il certificato di stipendio, in cui sono annotate le informazioni relative all’assunzione del lavoratore e la quota massima cui può arrivare la rata mensile. 

Per il pensionato, invece, servirà il certificato di cedibilità della pensione, in cui è riportato l’importo massimo della rata sulla base del reddito percepito. 

 

A questi documenti per il calcolo di somme e rate si aggiunge, sempre per quanto riguarda la cessione del quinto, l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa sull’impiego, se si parla di lavoratori, o sulla vita, per chiunque.  




Durata di Prestito e Cessione del Quinto

Per quanto riguarda le durate dei finanziamenti in esame, il prestito può avere una durata minima di 12 mesi (1 anno) fino ad un massimo di 120 mesi (10 anni). 

La cessione del quinto, diversamente, non può durare meno di 24 mesi (2 anni) ma il massimo della durata è nuovamente fissato a 120 mesi. 

 

Importo concedibile tramite Prestito o Cessione del Quinto

Quando andiamo a parlare di quanto denaro si può richiedere con il prestito, ci troviamo di fronte ad un tetto massimo, solitamente, di 30mila Euro. 

Come abbiamo già detto, le rate avranno un importo che verrà accordato dopo aver valutato l’entità della somma richiesta e la durata prescelta per effettuare il rimborso. 

 

Per la cessione del quinto, al contrario, le cifre richiedibili sono spesso ben maggiori e variano sulla base dell’ammontare di stipendio o pensione percepiti dal richiedente. 

Ancora una volta, come scritto sopra, l’importo massimo delle rate non supera il quinto di quest’ultimi sopracitati.

In Conclusione

Le differenze essenziali tra le due tipologie di finanziamento riguardano le modalità di rimborso e gli importi richiedibili. 

 

Per prendere la giusta decisione, bisognerà, come prima cosa, valutare di quanto denaro si ha necessità al momento della richiesta, e optare per il servizio che permette di rateizzare tale importo. 

 

Bisognerà tener conto, poi, anche della nostra situazione personale; il prestito, difatti, permette una maggiore flessibilità nella scelta delle rate e del loro importo tuttavia prevede che il debitore si impegni in prima persona al loro rimborso. 

Invece, con la cessione del quinto anche chi, banalmente, tende a non ricordarsi le scadenze o ha difficoltà a far quadrare i conti a fine mese, potrà evitarsi la preoccupazione delle scadenze, lasciando all’azienda d’appartenenza o all’INPS questo incarico. 

L’unico contro è il fatto di esser legati dallo stipendio o dalla pensione per ogni calcolo, sia esso delle rate o della cifra concedibile.

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Cessione del Quinto della Pensione

Cessione del Quinto della Pensione

Se è già in pensione e si desidera sottoscrivere un finanziamento per ottenere liquidità, una soluzione vantaggiosa è sicuramente la Cessione del Quinto della pensione.

In questo articolo:

Cessione del Quinto: che cos’è?

Con il termine ‘cessione del quinto’ andiamo ad indicare una tipologia di finanziamento in cui il pagamento delle rate avviene tramite trattenute sullo stipendio o, in questo caso, sulla pensione. 

L’ammontare delle rate viene calcolato sulla base del reddito mensile percepito, e non supera mai il valore del quinto della pensione o dello stipendio. 

La durata del servizio può variare da un minimo di 24 mesi fino ad arrivare al finanziamento in 10 anni.

Cessione del Quinto della Pensione

In questo arco temporale, l’importo delle rate e dei tassi d’interesse rimane immutato ai valori di partenza.

 

Inoltre, il finanziamento tramite cessione del quinto non prevede l’obbligo di indicare il fine per cui sono richiesti i soldi e risulta essere una soluzione rapida e di facile accesso per dipendenti pubblici e privati ed anche per i pensionati.

Pensione e Cessione del Quinto

Come già anticipato, al finanziamento tramite cessione del quinto possono accedere i pensionati iscritti all’INPS e i pensionati ex INPDAP. 

Sono escluse le categorie di soggetti che percepiscono: 

  • Pensioni di invalidità civile
  • Pensioni sociali o assegni sociali
  • Assegni al nucleo familiare o di sostegno al reddito
  • Prestazioni di esodo (si veda Art.4, comma 1-7-ter, Legge n.92/2012)
  • Pensioni con contitolarità (solo per la parte che non spetta a chi fa la domanda di cessione)
  • Indennità APE sociale

 

L’età del soggetto richiedente non dovrà essere superiore ai 79 anni e la fine del finanziamento non deve cadere oltre il compimento dell’85esimo anno d’età dello stesso. 

Come fare richiesta per la Cessione del Quinto sulla pensione

Dopo aver constatato di poter beneficiare del servizio in esame, il pensionato potrà recarsi presso una banca o una finanziaria per avviare la domanda di cessione. 

Qualora il cliente non volesse recarsi fisicamente in un’agenzia, potrà usufruire dello stesso servizio anche attraverso siti web di finanziarie e banche. 

 

Il cliente dovrà essersi premunito del certificato di cedibilità della pensione, recuperabile presso una qualsiasi sede INPS del territorio. In questo documento, infatti, sono annotati l’importo massimo della rata ed altri dati utili al finanziatore. 

Qualora la finanziaria prescelta fosse già convenzionata con l’INPS, la comunicazione di cedibilità verrà recuperata dalla stessa agenzia. L’elenco degli istituti convenzionati si può trovare sul sito ufficiale INPS, www.inps.it .

 

Altri documenti richiesti al momento della compilazione della domanda sono:

  • Documento d’identità valido 
  • Cedolino dell’ultima pensione percepita
  • Modello ObisM (in cui sono elencate le informazioni generali sulle pensioni INPS)
  • Certificato di buona salute (non sempre)

Il cliente sarà anche invitato a sottoscrivere una polizza assicurativa che andrà a tutelare gli eredi in caso di decesso dello stesso – assicurazione di premorienza- prima dell’avvenuto rimborso delle rate. 

 

Dopo aver compilato tutti i moduli, l’agenzia provvederà a contattare l’INPS che effettuerà le trattenute direttamente dalla pensione dell’iscritto. 

Quest’ultime, lo ricordiamo, non potranno mai superare il valore del quinto della pensione percepita mensilmente. 

 

Le tempistiche massime garantite dall’INPS per la presa in carico della pratica variano intorno ai 30 giorni.

Tutela del pensionato

Dal momento che l’INPS deve appoggiarsi a terzi per attivare il servizio, l’Istituto s’impegna a valutare alcune specifiche di ogni agenzia, a tutela del pensionato. 

 

In particolare, vengono valutate caratteristiche ed operazioni quali:

  • Possesso dei requisiti di legge per finanziarie e banche
  • Stesura di contratto con indicazione di tutte le spese (es. spese d’istruttoria, spese amministrative…)
  • Mantenimento dei tassi d’interesse al di sotto della soglia di usura
  • Mantenimento dell’importo delle rate al di sotto del quinto della pensione presentata

Vantaggi della Cessione del Quinto

La Cessione del Quinto è un tipo di finanziamento che raramente viene rifiutato, anche per chi è iscritto alla lista dei cattivi pagatori. 

Il fatto che le rate vengano saldate direttamente da altre istituzioni, permette di garantire il rimborso del debito e, in aggiunta, non fa correre il rischio di saltare la rata al cliente. 

I tempi per l’accredito, inoltre, sono molto celeri e la procedura per attivare il servizio è molto intuitiva, alla portata di tutte le età.

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